Consiglio di Stato sentenza n. 4373 del 2011

ECLI:IT:CDS:2011:4373SENT

Massima

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Il vincolo di destinazione d'uso di una struttura edilizia, imposto da apposita convenzione stipulata tra il privato e la pubblica amministrazione all'atto del rilascio della concessione edilizia, costituisce un presupposto essenziale per la valutazione della legittimità di eventuali interventi di modifica della destinazione d'uso, anche in sede di condono edilizio. Il mancato rispetto di tale vincolo, espressamente previsto negli atti autorizzativi, determina l'inammissibilità della domanda di condono e la conseguente necessità di procedere alla demolizione delle opere abusive realizzate in violazione dello stesso. Ciò in quanto il vincolo di destinazione d'uso, essendo funzionale alla realizzazione di un interesse pubblico, non può essere unilateralmente rimosso dal privato, ma richiede il previo consenso dell'amministrazione competente. Pertanto, il diniego di condono edilizio e l'ordine di demolizione sono legittimi qualora siano motivati sulla base della violazione del vincolo di destinazione d'uso, anche se tale profilo non sia stato espressamente richiamato nei singoli provvedimenti impugnati, essendo sufficiente che emerga dalla complessiva istruttoria e dagli atti presupposti. In tali casi, l'omessa specifica impugnazione di tale profilo determina l'inammissibilità del ricorso per difetto di contestazione di uno dei presupposti essenziali dei provvedimenti adottati.

Sentenza completa

N. 02159/2006
REG.RIC.

N. 04373/2011REG.PROV.COLL.

N. 02159/2006 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2159 del 2006, proposto dalla:
Mario Vinella S.r.l., in persona del legale rappresentante in carica, rappresentata e difesa dagli avv. Paolo Ricciardi ed Piero Enrico Turetta, con domicilio eletto presso il primo di detti difensori, in Roma, viale Tiziano n. 80;

contro

Il Comune di Putignano, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Antonio L. Deramo, con domicilio eletto presso il dott. Giuseppe Placidi, in Roma, via Cosseria n. 2;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. Puglia .- Bari - Sezione III^ - n. 5381 del 15 dicembre 2005, resa tra le parti, concernente …

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