Cassazione penale Sez. II sentenza n. 51739 del 23 dicembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:51739PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione mafiosa si configura quando la condotta dell'imputato dimostri un ruolo dinamico e funzionale, inequivocabilmente finalizzato alle conseguenze fattuali e modali indicate dall'articolo 416-bis c.p., comma 3, e non una mera tendenziale disponibilità a "mettersi a disposizione" dell'associazione. Tale partecipazione può desumersi da plurimi e convergenti elementi probatori, quali l'inserimento stabile dell'imputato nella compagine mafiosa, il suo svolgimento di un ruolo attivo e di prestigio all'interno dell'organizzazione, la dimostrazione di una approfondita conoscenza degli organigrammi e degli affari illeciti del sodalizio, nonché il suo concreto intervento nella gestione di attività criminose. La prova della partecipazione associativa non può essere esclusa sulla base di singole dichiarazioni o di episodi isolati, atteso che l'appartenenza all'associazione mafiosa si caratterizza per la stabilità e la continuità del vincolo, a prescindere dalla partecipazione a singoli reati-fine. Pertanto, la condanna per il reato di cui all'articolo 416-bis c.p. è legittima quando il compendio probatorio, nel suo complesso, consenta di ritenere provato l'effettivo inserimento dell'imputato nella struttura organizzativa e operativa dell'associazione mafiosa, con un ruolo dinamico e funzionale alle sue finalità criminose.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - rel. Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nato il (OMISSIS);

avverso la sentenza del 20/09/2012 della Corte di Appello di Caltanissetta;

Visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita la relazione fatta dal Consigliere dott. Geppino Rago;

udito il Procuratore Generale in persona del dott. Eduardo Vittorio Scardaccione che ha concluso per il rigetto;

udito il difensore avv.to (OMISSIS) che ha concluso per l'accoglimento.

FATTO

1. Con sentenza in data 21.12.2010, il…

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