Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il centro di raccolta rifiuti non può essere ubicato in prossimità di aree sensibili, come plessi scolastici, in quanto le normali attività di deposito, prelievo e movimentazione dei rifiuti sono suscettibili di creare inconvenienti e molestie, quali rumori, esalazioni e emissioni di polveri, che possono arrecare pregiudizio alla salute e al benessere degli utenti di tali aree. Il principio di precauzione, codificato nell'art. 2 del D.M. 8 aprile 2008, impone di evitare la localizzazione di tali impianti in prossimità di siti di particolare interesse, come le scuole, a tutela della quiete, della salubrità ambientale e della sicurezza dei frequentatori, anche ove siano previsti accorgimenti tecnici per mitigare gli impatti. L'Amministrazione, nel valutare la localizzazione di un centro di raccolta rifiuti, deve pertanto contemperare tutti gli interessi pubblici e privati coinvolti, privilegiando soluzioni che non determinino pregiudizi alla popolazione residente e agli utenti di strutture sensibili, anche ove ciò comporti maggiori oneri o la necessità di individuare soluzioni alternative.