Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 3467 del 2018

ECLI:IT:TARLAZ:2018:3467SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il diniego di condono edilizio è legittimo quando l'opera abusiva è stata realizzata oltre il termine previsto dalla legge per la presentazione della domanda di sanatoria, anche se si tratta di interventi di modesta entità e di natura pertinenziale, in quanto la prosecuzione dei lavori su un immobile già oggetto di domanda di condono è di per sé preclusa, senza possibilità di distinguere tra opere principali e accessorie. Inoltre, il diniego è altresì legittimo quando il richiedente sia stato condannato in via definitiva per reati edilizi e falso, in quanto ciò comporta l'insussistenza dei presupposti per il rilascio della concessione in sanatoria. Infatti, la realizzazione di opere edilizie in assenza di titolo e la falsa dichiarazione sull'epoca della loro esecuzione costituiscono circostanze ostative al condono, a prescindere dalla natura e dalle dimensioni delle opere stesse, in quanto la procedura di sanatoria presuppone la sussistenza di tutti i requisiti di legge, tra cui la veridicità delle informazioni fornite dal richiedente. Pertanto, il diniego di condono è legittimo quando l'opera abusiva sia stata realizzata oltre il termine previsto dalla legge per la presentazione della domanda di sanatoria, ovvero quando il richiedente sia stato condannato in via definitiva per reati edilizi e falso, in quanto tali circostanze precludono il rilascio della concessione in sanatoria, a prescindere dalla natura e dalle dimensioni delle opere stesse, in quanto la procedura di sanatoria presuppone la sussistenza di tutti i requisiti di legge, tra cui la veridicità delle informazioni fornite dal richiedente e il rispetto dei termini di legge per la presentazione della domanda.

Sentenza completa

Pubblicato il 28/03/2018

N. 03467/2018 REG.PROV.COLL.

N. 08727/2002 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 8727 del 2002, proposto da:
((omissis)), rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo in Roma, via Piemonte, 39;

contro

Comune di Roma, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), domiciliato presso l’Avvocatura Comunale in Roma, via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

della determinazione dirigenziale n. 120 del 6.05.2002 con cui l’Ufficio Speciale Condono Edilizio del Comune di Roma aveva rigettato l’istanza di condono n. 15536 sott. 001-002, presentata dalla ricorren…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.