Consiglio di Stato sentenza n. 984 del 2015

ECLI:IT:CDS:2015:984SENT

Massima

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Il provvedimento di revoca dell'autorizzazione al funzionamento di una struttura socio-assistenziale, adottato dall'Ambito sociale di zona competente a seguito di attività di vigilanza e controllo, deve essere preceduto da una specifica valutazione della gravità delle irregolarità riscontrate e dalla concessione di un congruo termine per la loro eliminazione, in applicazione del principio di proporzionalità. Infatti, pur essendo l'Ambito titolare del potere sanzionatorio previsto dalla normativa regionale, la revoca dell'autorizzazione può essere disposta solo in presenza di gravi illegittimità o abusi della pubblica fiducia, non potendosi ritenere automaticamente giustificata dalla mera sussistenza di irregolarità, anche se non prontamente eliminate dal gestore della struttura. L'amministrazione, pertanto, prima di adottare il provvedimento di revoca, è tenuta a verificare la possibilità di un adeguamento della struttura entro un termine ragionevole, concedendo allo stesso gestore una preventiva diffida a regolarizzare la situazione, salvo i casi di eccezionale gravità che consentano l'adozione immediata della revoca senza la previa diffida. Inoltre, l'amministrazione non può fondare il provvedimento sanzionatorio su irregolarità già contestate in precedenza e ritenute superate dal gestore, senza aver svolto ulteriori accertamenti istruttori volti a verificare l'effettiva permanenza delle stesse. Il principio di tutela dell'affidamento del gestore, infatti, impone all'amministrazione di valutare con attenzione le controdeduzioni fornite e di procedere a nuovi accertamenti prima di adottare il provvedimento di revoca.

Sentenza completa

N. 02332/2014
REG.RIC.

N. 00984/2015REG.PROV.COLL.

N. 02332/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso in appello iscritto al numero di registro generale 2332 del 2014, proposto dall’Ambito sociale di zona di Gallipoli, in persona del legale rappresentante in carica, rappresentato e difeso dall'avvocato Roberto Gualtiero Marra, con domicilio eletto presso il signor Marco Gardin in Roma, via L. Mantegazza, n. 24;

contro

la s.r.l. cooperativa PUCK, in persona del legale rappresentante in carica, rappresentata e difesa dall'avvocato Giuseppe Mormandi, con domicilio eletto presso la Segreteria della Sez. V del Consiglio di Stato in Roma, piazza Capo di Ferro, n. 13;

nei confronti di

ASL LE e il Comune di Taviano;

per…

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