Consiglio di Stato sentenza n. 854 del 2019

ECLI:IT:CDS:2019:854SENT

Massima

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Il Consiglio di Stato, nel respingere l'appello proposto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali avverso la sentenza del TAR Puglia che aveva accolto il ricorso dell'acquirente di un immobile realizzato in assenza di titolo abilitativo, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. Il potere di annullamento del nulla-osta paesaggistico da parte della Soprintendenza statale non comporta un riesame complessivo delle valutazioni discrezionali compiute dalla regione o da un ente sub-delegato, tale da consentire la sovrapposizione o sostituzione di una propria valutazione di merito a quella compiuta in sede di rilascio dell'autorizzazione, ma si estrinseca in una verifica di legittimità, che tuttavia si estende a tutte le figure sintomatiche del vizio di eccesso di potere. 2. Pertanto, la Soprintendenza ha il potere di annullare il nulla osta paesaggistico comunale per qualsiasi vizio di legittimità della valutazione formulata dall'ente territoriale, compreso l'eccesso di potere, con il solo limite del divieto di procedere ad un riesame complessivo delle valutazioni compiute dall'ente competente, tale da comportare la sovrapposizione o sostituzione di una nuova valutazione di merito. 3. In relazione a istanze di condono presentate ai sensi della l. n. 47 del 1985 ed a pareri resi dopo l'entrata in vigore della l. n. 724 del 1994, il sopravvenuto art. 39, comma 20, della medesima legge del 1994 ha comportato l'applicabilità dell'art. 32 della l. n. 47 del 1985, con la conseguente possibilità di valutare in concreto l'accoglibilità delle istanze. 4. L'inerzia del Comune protrattasi per un ventennio nel procedimento di sanatoria dell'abuso edilizio onerando le amministrazioni coinvolte ad una complessiva (ri)valutazione della situazione giuridica consolidatasi nel corso del tempo.

Sentenza completa

Pubblicato il 04/02/2019

N. 00854/2019REG.PROV.COLL.

N. 00921/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 921 del 2013, proposto da
Ministero per i Beni e ((omissis))' Culturali, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliata ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;

contro

((omissis)) non costituito in giudizio;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia sezione staccata di Lecce (Sezione Prima) n. 01022/2012, resa tra le parti, concernente autorizzazione paesaggistica

Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Visti tutti gli atti della causa;

Rel…

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