Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Nella procedura di affidamento in concessione di un impianto sportivo, la commissione giudicatrice deve attenersi scrupolosamente ai criteri di valutazione tecnico-economica previsti dalla lex specialis di gara, senza operare discrezionali apprezzamenti ulteriori o diversi rispetto a quelli indicati. In particolare, la commissione deve considerare ai fini dell'attribuzione del punteggio il numero di istruttori/allenatori qualificati tesserati presso ciascuna associazione concorrente, anche in presenza di difformità tra i dati dichiarati e quelli verificati presso la federazione sportiva, trattandosi di elemento di valutazione tecnico-economica e non di requisito di partecipazione. Analogamente, la commissione deve valutare il radicamento territoriale delle associazioni concorrenti, in termini di numero di tesserati atleti residenti nell'ambito di riferimento dell'impianto, sulla base dei dati dichiarati, senza poter disattendere tale parametro per la sola divergenza con i dati comunicati dalla federazione. Tali elementi di valutazione, previsti dalla lex specialis, non possono essere disattesi o ridimensionati dalla commissione in assenza di una adeguata e logica motivazione, pena l'illegittimità del provvedimento di aggiudicazione.