Cassazione penale Sez. I sentenza n. 26332 del 19 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:26332PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: La sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza per il reato di tentato omicidio pluriaggravato può essere desunta dalle convergenti dichiarazioni della persona offesa e dei testimoni oculari, nonché dagli ulteriori elementi di prova, come le modalità dell'aggressione, la reiterazione dei colpi, il carattere micidiale del mezzo utilizzato e la zona vitale attinta dai fendenti, che denotano l'idoneità degli atti a cagionare la morte e il dolo omicidiario dell'agente, anche in presenza di una consulenza medico-legale che ridimensioni la gravità delle lesioni, in quanto tale elemento non assume rilievo decisivo ove siano presenti gli altri indizi sintomatici della fattispecie tentata di omicidio. Inoltre, il pericolo di reiterazione del reato, che giustifica l'applicazione della misura cautelare più afflittiva, può essere desunto dalla negativa personalità dell'indagato e dalla sua palese incapacità di controllare gli impulsi, dimostrata dall'essersi determinato all'aggressione potenzialmente mortale per motivazioni pretestuose, nonché dall'assenza di segnali di resipiscenza, senza che assumano rilievo decisivo l'incensuratezza e la minore età dell'indagato, ove risultino prevalenti gli altri elementi indicativi del periculum libertatis.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONI Monica - Presidente

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. ALIFFI Frances - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 20/12/2022 del TRIB. LIBERTA' MINORI di NAPOLI udita la relazione svolta dal Consigliere FRANCESCO ALIFFI;
lette le conclusioni del PG GIUSEPPINA CASELLA che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza indicata nel preambolo, il Tribunale per i minorenni di Napoli, in funzione di giudice del riesame, ha confermato il provvedimento con cui il G.i.p. aveva applicato la misura della custodia cautelare in I.P.M. a (OMIS…

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