Cassazione penale Sez. V sentenza n. 41750 del 13 ottobre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:41750PEN

Massima

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Il reato di sostituzione di persona (art. 494 c.p.) sussiste quando l'agente, al fine di commettere un altro reato, induce in errore la persona offesa attribuendosi falsamente un nome diverso dal proprio. La condotta fraudolenta, consistente nell'uso di un falso nome, è sufficiente a integrare gli elementi costitutivi del reato di sostituzione di persona, a prescindere dalla sussistenza o meno degli elementi del reato ulteriormente contestato (come, ad esempio, la truffa). Il giudice di merito può legittimamente pronunciare sentenza di condanna per il reato di sostituzione di persona, anche in assenza di una specifica e analitica motivazione in ordine agli elementi costitutivi di tale fattispecie, qualora gli elementi probatori acquisiti consentano di ritenere accertata la condotta di induzione in errore mediante l'utilizzo di un falso nome. Inoltre, in presenza di una causa di estinzione del reato (come la remissione di querela per il reato di truffa), il giudice può pronunciare sentenza di assoluzione ai sensi dell'art. 129 c.p.p., comma 2, solo quando le circostanze idonee ad escludere l'esistenza del fatto, la commissione del medesimo da parte dell'imputato e la sua rilevanza penale emergano dagli atti in modo assolutamente non contestabile, in modo tale che la valutazione del giudice appartenga più al concetto di "constatazione" che a quello di "apprezzamento".

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CATENA Rossella - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - rel. Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. CUOCO Michele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 13/10/2022 della CORTE APPELLO di BOLOGNA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ANGELO CAPUTO.
Rilevato che le parti non hanno formulato richiesta di discussione orale ex Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, articolo 23, comma 8, convertito, con modificazioni, dalla L. 18 dicembre 2020, n. 176, prorogato, da ultimo, in forza del Decreto Legge 23 giugno 2023, n. 75, articolo 17…

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