Cassazione penale Sez. II ordinanza n. 24317 del 19 giugno 2024

ECLI:IT:CASS:2024:24317PEN

Massima

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Il giudice, nell'emettere una sentenza, è tenuto a verificare con attenzione i dati e le informazioni in essa contenuti, al fine di evitare errori materiali che possano inficiare la correttezza e la validità del provvedimento. Tali errori, se riscontrati, devono essere prontamente corretti, anche d'ufficio, al fine di assicurare la piena conformità della sentenza alla realtà fattuale e giuridica del caso concreto. Il principio di correttezza e di leale collaborazione istituzionale impone al giudice di intervenire per emendare gli eventuali errori materiali, senza attendere l'iniziativa delle parti, al fine di garantire l'integrità e l'affidabilità del provvedimento giurisdizionale. La correzione dell'errore materiale, essendo un mero adeguamento formale del testo della sentenza, non incide sulla sostanza della decisione e non richiede un nuovo esame del merito della controversia, essendo finalizzata unicamente a ristabilire la corrispondenza tra il testo della sentenza e la realtà fattuale accertata. Il giudice, pertanto, nell'esercizio dei suoi poteri di direzione e controllo del processo, deve vigilare affinché la sentenza rispecchi fedelmente i dati processuali, correggendo prontamente gli eventuali errori materiali, al fine di assicurare la piena correttezza e affidabilità del provvedimento giurisdizionale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta da:

Dott. DE SANTIS Anna Maria - Presidente

Dott. ALMA Marco Maria - Consigliere

Dott. D'AURIA Donato - Consigliere Rel.

Dott. CALVISI Michele - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
parte civile (...) Spa
nel procedimento a carico di:
Sc.An. nato a M il (Omissis)
avverso la sentenza del 07-03-2024 della CORTE DI CASSAZIONE di ROMA
udita la relazione svolta dal Consigliere DONATO D'AURIA;
lette le conclusioni del P.G., che ha chiesto correggersi l'errore materiale;
ricorso trattato con contraddittorio scritto ai sensi dell'art. 23 co. 8 D.L. n.137-2020 e successivo art. 8 D.L. 198-2022.
RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO
1. Con sentenza n. 13950-2024 pronunciata all'udienza pubblica del 7 marzo 2024,…

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