Cassazione penale Sez. II sentenza n. 4246 del 29 gennaio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:4246PEN

Massima

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Il reato di usura si configura quando l'agente, approfittando dello stato di bisogno della vittima, si fa dare o promettere, in corrispettivo di una somma di denaro prestata, vantaggi usurari sproporzionati rispetto all'entità del prestito, in violazione del limite legale del tasso di interesse. Tale condotta integra altresì il reato di estorsione qualora sia realizzata mediante minacce reiterate per costringere la vittima a consegnare le somme di denaro. La valutazione della sussistenza dei reati di usura ed estorsione deve essere effettuata tenendo conto della particolare vulnerabilità della vittima, delle modalità di realizzazione della condotta delittuosa e della sproporzione tra la somma prestata e gli interessi pattuiti, anche in considerazione del tempo trascorso dai fatti e delle eventuali oscillazioni nelle dichiarazioni della persona offesa, comprensibili in ragione della peculiarità delle vicende di usura e della preoccupazione per la propria incolumità che può aver indotto la denuncia. La motivazione della sentenza di condanna deve dare conto in modo adeguato e logico della ricostruzione probatoria operata, senza necessità di rispondere a tutte le argomentazioni difensive, purché le ragioni poste a fondamento della decisione risultino coerenti e sorrette da elementi di prova sufficienti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. LOMBARDO Luigi - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andre - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), n. a (OMISSIS), rappresentato e assistito dall'avv. (OMISSIS) di fiducia;

avverso la sentenza emessa dalla Corte d'appello di Lecce, sezione distaccata di Taranto, n. 934/2013 in data 27.03.2014;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));

udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)) che ha chiesto il rigetto del ricorso;

se…

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