Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La condanna per il reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe ai danni di persone anziane, nonché per i reati di truffa, rapina e lesioni, è legittima quando gli elementi di prova, valutati in modo congruo e satisfattivo dai giudici di merito, dimostrino l'esistenza di un vincolo associativo tra gli imputati, la loro partecipazione ai singoli reati e l'aggravante della minorata difesa delle vittime, costituite da persone anziane e in condizioni di salute precarie, sulle quali gli imputati hanno abusato approfittando della loro vulnerabilità. La mancata concessione delle attenuanti generiche e della circostanza attenuante del risarcimento del danno non costituisce vizio di motivazione censurabile in cassazione, in quanto rientra nel potere discrezionale del giudice di merito nella commisurazione della pena, sulla base di una valutazione complessiva delle circostanze del caso concreto.