Cassazione penale Sez. II sentenza n. 39075 del 28 agosto 2018

ECLI:IT:CASS:2018:39075PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato comporta la responsabilità di ciascun partecipe per tutti i reati realizzati nell'ambito dell'accordo criminoso, anche se non espressamente voluti, purché ne costituiscano uno sviluppo logico e prevedibile. L'istituto dell'aberratio delicti plurioffensiva, disciplinato dall'art. 83 c.p., non è applicabile in tali ipotesi, essendo la divergenza tra il voluto e il realizzato regolata dalla norma speciale di cui all'art. 116 c.p. Pertanto, il concorrente risponde a titolo di dolo anche del reato più grave commesso da uno dei partecipi, qualora questo si prospetti come lo sviluppo logico e prevedibile dell'accordo criminoso, con la sola diminuzione della pena prevista per tale reato. La determinazione della pena nel minimo e massimo edittale rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, sindacabile solo in caso di manifesta illogicità o irragionevolezza, mentre il mancato riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche è parimenti insindacabile ove adeguatamente motivato sulla base della gravità del fatto e della capacità a delinquere dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CERVADORO Mirella - Presidente

Dott. DE SANTIS ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. a (OMISSIS);
visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;
udita nell'udienza pubblica del 3/7/2018 la relazione fatta dal ((omissis));
udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'impugnata sentenza la Corte d'Appello di Catania confermava la decisione del Gip del locale Tribunale che aveva riconosciuto l'imputato colpevole…

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