Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 33031 del 25 novembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:33031PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare la concessione del beneficio della non menzione della condanna nel casellario giudiziario ai sensi dell'art. 175 c.p., deve prendere in considerazione gli stessi elementi positivi già valutati per la concessione della sospensione condizionale della pena ai sensi dell'art. 163 c.p., verificando se tali elementi siano idonei a sostenere la finalità di recupero morale e sociale del condannato sottesa all'istituto della non menzione. Il giudice non può limitarsi a considerare esclusivamente la gravità della condotta, ma deve valutare la complessiva prognosi favorevole sul futuro comportamento del reo, già positivamente formulata in sede di concessione della sospensione condizionale. Pertanto, il diniego del beneficio della non menzione deve essere adeguatamente motivato, dando conto delle ragioni per le quali gli elementi già valutati ai fini della sospensione condizionale non siano ritenuti sufficienti a garantire il processo di emenda e recupero sociale del condannato, obiettivo primario dell'istituto di cui all'art. 175 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DOVERE Salvatore - Presidente

Dott. NARDIN Maura - rel. Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

Dott. BELLINI Ugo - Consigliere

Dott. CAPPELLO Gabriella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 25/06/2019 della CORTE APPELLO di BARI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MAURA NARDIN;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. CASELLA Giuseppina, che conclude chiedendo il rigetto;
E' presente l'avvocato (OMISSIS), del foro di (OMISSIS) in difesa di (OMISSIS), che si riporta ai motivi di ricorso.
FATTO E DIRITTO
1. Con sentenza…

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