Cassazione penale Sez. III sentenza n. 15667 del 22 aprile 2022

ECLI:IT:CASS:2022:15667PEN

Massima

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Il delitto di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti di cui all'art. 74 D.P.R. 309/1990 è configurabile quando sussistono i seguenti elementi: 1) l'esistenza di un gruppo, i cui membri siano consapevolmente aggregati per il compimento di una serie indeterminata di reati in materia di stupefacenti; 2) l'organizzazione di attività personali e di beni economici per il perseguimento del fine illecito comune, con l'assunzione dell'impegno di apportarli anche in futuro per attuare il piano permanente criminoso, nonché una chiara ripartizione di ruoli; 3) sotto il profilo soggettivo, l'apporto individuale apprezzabile e non episodico di almeno tre associati, che integri un contributo alla stabilità dell'unione illecita. La partecipazione organica dell'indagato all'associazione può essere desunta da elementi quali: a) la sua costante presenza e il suo ruolo di collaboratore di fiducia del capo del sodalizio nelle attività di approvvigionamento, custodia e distribuzione delle sostanze stupefacenti; b) la sua intermediazione nella trattativa e nell'acquisto di ingenti quantitativi di droga; c) il rinvenimento presso la sua abitazione di sostanze stupefacenti e strumenti per il loro confezionamento; d) la sua partecipazione ai reati-fine commessi in esecuzione del programma associativo. La sussistenza delle esigenze cautelari, anche sotto il profilo dell'attualità e concretezza del pericolo di reiterazione del reato, può essere desunta dalla gravità e dalla professionalità delle condotte contestate, dalla posizione di rilievo rivestita dall'indagato all'interno del sodalizio, nonché dalla circostanza che, nonostante i precedenti arresti e sequestri, il gruppo criminale abbia continuato a operare illecitamente nell'attività di vendita, acquisto e trasporto di stupefacenti, dimostrando indifferenza all'efficacia deterrente delle sanzioni penali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SARNO Giulio - Presidente

Dott. DI NICOLA Vito - rel. Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - Consigliere

Dott. GAI Emanuele - Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 26-07-2021 del tribunale della liberta' di Palermo;
Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso trattato ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8;
udita la relazione del Consigliere DI NICOLA Vito;
letta la requisitoria del Procuratore Generale, PRATOLA Gianluigi, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ricorre per la cassazione dell'ordinanza…

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