Cassazione penale Sez. II sentenza n. 26682 del 19 giugno 2003

ECLI:IT:CASS:2003:26682PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di un bene mobile deve essere mantenuto ai sensi dell'art. 324, comma 8, c.p.p., quando risulti in atti una contestazione della proprietà dello stesso, essendo sufficiente la mera potenzialità di una lite in senso civilistico sulla titolarità del diritto, senza che il giudice del riesame possa procedere ad accertamenti in merito alla buona fede dell'acquirente. Ciò in quanto la previsione normativa esclude tale facoltà di indagine, imponendo il mantenimento del sequestro in presenza di una controversia, anche solo potenziale, sulla proprietà del bene.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE SECONDA PENALE
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
Mario FANTACCHIOTTI - ((omissis)) LAUDATI - ((omissis)) CONZATTI - ((omissis)) FENU - ((omissis)) FIANDANESE - Consigliere
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso proposto nell'interesse di ((omissis)), avverso l'ordinanza del Tribunale di Roma, in sede di riesame di misure cautelari reali, in data 20.11-3.12.2002;
Visti gli atti, la ordinanza denunziata e il ricorso;
Sentita in camera di consiglio la relazione svolta dal consigliere dott. ((omissis));
Udito il Pubblico Ministero in persona del sostituto procuratore generale ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.
SVOLGIMENTO DEL PROCEDIMENTO
Il Tribunale di Roma, in sede di riesame di misure cautelari reali, con ordinanza in data 20.11-3.12.2002, confermava il provvedimento del g.i.p. di reiezione della richiesta ava…

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