Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'aggiudicazione di un appalto pubblico mediante procedura aperta e con il criterio del prezzo più basso deve rispettare i principi di trasparenza, parità di trattamento e non discriminazione tra i concorrenti. Pertanto, l'annullamento dell'aggiudicazione per violazione di tali principi comporta il diritto del concorrente illegittimamente escluso al risarcimento del danno, quantificabile nel mancato guadagno (lucro cessante) che sarebbe derivato dall'esecuzione del contratto, nonché nel danno da perdita di chance e danno curriculare. Il risarcimento del danno non patrimoniale, invece, è assorbito dal danno curriculare, in quanto riconnesso alla lesione dell'immagine e del radicamento dell'impresa nel mercato. L'amministrazione aggiudicatrice è tenuta al risarcimento dei danni, maggiorati di rivalutazione monetaria e interessi legali, oltre al rimborso delle spese di giudizio.