La concessione di ampliamenti di aree demaniali marittime è subordinata alla previa adozione del piano di utilizzazione degli arenili (P.U.A.) da parte della Regione, in attuazione dell'obbligo previsto dall'art. 6, comma 3, del d.l. n. 400/1993, convertito in l. n. 494/1993, al fine di coordinare l'interesse privato all'utilizzo economico del bene demaniale con la salvaguardia degli interessi pubblici relativi alla conservazione, riqualificazione e fruizione pubblica degli arenili, nonché allo sviluppo turistico complessivo della località interessata. Tale subordinazione, prevista dalla delibera della Giunta regionale del Lazio n. 1161/2001, non determina una paralisi sine die dell'attività concessoria, poiché l'ordinamento appresta il rimedio del ricorso avverso il silenzio serbato dall'amministrazione sull'obbligo di adottare il P.U.A., il cui procedimento giurisdizionale è particolarmente rapido. Pertanto, il diniego di ampliamento di una concessione demaniale marittima, adottato in attuazione della citata delibera regionale, in assenza dell'approvazione del P.U.A., non è illegittimo, in quanto volto a garantire il coordinamento tra l'interesse privato e gli interessi pubblici coinvolti, nell'ambito di una previa programmazione dell'utilizzo del demanio marittimo.