Cassazione penale Sez. V sentenza n. 33846 del 19 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:33846PEN

Massima

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Il metodo mafioso, ai fini dell'applicazione dell'aggravante di cui all'art. 7 della L. n. 203 del 1991, richiede l'effettivo ricorso, nell'occasione delittuosa contestata, a comportamenti oggettivamente idonei ad esercitare sulla vittima una particolare coartazione psicologica, attraverso l'evocazione della forza intimidatrice derivante dal vincolo associativo. L'intervento di un soggetto dotato di maggiore prestigio criminale, che impone la propria volontà sfruttando il timore reverenziale della vittima nei confronti della criminalità organizzata, integra tale aggravante, anche in assenza di una diretta partecipazione del medesimo soggetto alla condotta delittuosa. Inoltre, il riconoscimento delle attenuanti generiche non può essere dato per scontato, ma richiede una specifica e adeguata motivazione da parte del giudice in ordine alla sussistenza di peculiari e non codificabili connotazioni, tanto del fatto quanto del soggetto, che giustifichino una mitigazione del trattamento sanzionatorio. L'esclusione di altre circostanze, come la recidiva, non implica necessariamente una contraddittorietà della motivazione relativa alle attenuanti generiche, trattandosi di valutazioni operanti su piani del tutto diversi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO ((omissis)) - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - rel. Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 19/10/2016 della CORTE APPELLO di MESSINA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ALFREDO GUARDIANO;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. DI LEO GIOVANNI che ha concluso per l'inammissibilita'.
L'AVVOCATO (OMISSIS) SI RIPORTA AL RICORSO.
L'AVVOCATO (OMISSIS) CHIEDE L'ANNUL…

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