Cassazione penale Sez. V sentenza n. 21881 del 28 maggio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:21881PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (art. 612-bis c.p.) si configura quando la condotta dell'agente, caratterizzata da una serie abituale di minacce, molestie e violenze, anche indirette, determina nella vittima un perdurante stato di ansia o di paura ovvero un'alterazione delle proprie abitudini di vita, a prescindere dalla prova di un documentato disturbo psichico. La realizzazione di uno solo degli eventi alternativi previsti dalla norma è sufficiente per l'integrazione del reato, non essendo necessario il mutamento delle abitudini di vita della persona offesa, essendo invece sufficiente che la condotta incriminata abbia indotto nella vittima uno stato di ansia e di timore per la propria incolumità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SAVANI Piero - Presidente

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. POSITANO Gabriele - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 7357/2013 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 10/10/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANGELO CAPUTO;

Udito il Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte di cassazione dott. M. Fraticelli, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza deliberata in data 10/10/2013, il Tribunale del riesame di Napoli ha disposto la sostituzione con la mi…

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