Cassazione penale Sez. II sentenza n. 29140 del 9 luglio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:29140PEN

Massima

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Il coinvolgimento di un indagato in un reato di rapina aggravata può essere desunto dalle dichiarazioni eteroaccusatorie rese dal suo concorrente, anche se contraddittorie e lacunose circa il ruolo personale svolto, purché tali dichiarazioni siano sorrette da riscontri individualizzanti e la loro valutazione da parte del giudice di merito risulti coerente e logicamente motivata, senza incorrere in manifeste illogicità o contraddizioni. La mera protesta di innocenza dell'indagato e la sua presenza nel luogo del delitto in compagnia del concorrente, senza plausibili spiegazioni, costituiscono elementi indiziari rilevanti ai fini della sussistenza del fumus commissi delicti. Il controllo di legittimità della Corte di Cassazione non si estende alla diretta valutazione del materiale probatorio, ma solo alla verifica della congruità e logicità della motivazione adottata dal giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) n. (OMISSIS);

avverso l'ordinanza emessa il 20 settembre 2012 dal Tribunale di Bari;

Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));

udita la requisitoria del Pubblico Ministero, sost. Proc. Gen. Dott. ((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso;

sentito il difensore avv. (OMISSIS) del foro di (OMISSIS), in sostituzione dell'avv. (OMISSIS) del foro di (OMIS…

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