Il provvedimento amministrativo che dispone la chiusura temporanea di un esercizio commerciale per violazioni relative all'occupazione di suolo pubblico è illegittimo, in quanto la normativa nazionale ed europea in materia di attività commerciali sancisce il principio della libertà di iniziativa economica e della libera circolazione dei beni e dei servizi, per cui l'amministrazione non può negare o differire nel tempo il rilascio della concessione di occupazione del suolo pubblico, se non per motivi di ordine pubblico, sicurezza o tutela dell'ambiente. Pertanto, il potere di sospensione dell'attività commerciale attribuito all'autorità amministrativa deve essere esercitato con estrema cautela e proporzionalità, limitatamente ai casi di occupazione indebita e prolungata del suolo pubblico, senza possibilità di estenderlo alle ipotesi di mera irregolarità nella realizzazione dell'occupazione stessa, che non comportino un pregiudizio rilevante per l'interesse pubblico. Inoltre, il provvedimento sanzionatorio della chiusura temporanea dell'esercizio commerciale può essere adottato solo a fronte di violazioni non occasionali e del tutto contingenti, ma che si protraggano per un apprezzabile lasso di tempo, in modo da giustificare l'adozione di una misura così incisiva sulla libertà di iniziativa economica.