Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 11638 del 14 marzo 2018

ECLI:IT:CASS:2018:11638PEN

Massima

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Il concorso di più soggetti nella realizzazione di una truffa, mediante artifici e raggiri idonei a indurre in errore la persona offesa, integra il reato di truffa in concorso, anche qualora non sia provata una pregressa intesa tra i concorrenti, essendo sufficiente che le condotte di ciascuno, pur se autonome, siano funzionali al conseguimento del medesimo risultato delittuoso. La valutazione della credibilità della persona offesa e degli altri elementi di riscontro, nonché l'accertamento dell'elemento soggettivo del reato, rientrano nel potere discrezionale del giudice di merito, la cui motivazione è incensurabile in sede di legittimità, salvo che non risulti manifestamente illogica o contraddittoria. Il diniego delle attenuanti generiche, in assenza di elementi positivi da valutare, e la determinazione della pena, se congruamente motivati, non sono sindacabili in Cassazione, essendo rimessi alla discrezionalità del giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. GIORDANO ((omissis)) - Consigliere

Dott. SCALIA Laura - Consigliere

Dott. VIGNA Maria S. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12/09/2016 della CORTE APPELLO di BRESCIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa VIGNA MARIA SABINA;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. TAMPIERI LUCA, che conclude per l'inammissibilita' del ricorso di (OMISSIS) e per il rigetto dei ricorsi di (OMISSIS) e (OM…

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