Cassazione penale Sez. I sentenza n. 17903 del 29 aprile 2015

ECLI:IT:CASS:2015:17903PEN

Massima

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Il possesso di uno strumento atto ad offendere, anche se custodito nel portabagagli di un'autovettura, integra il reato di porto di armi od oggetti atti ad offendere senza giustificato motivo, in quanto l'immediata disponibilità dell'oggetto, idoneo a provocare lesioni, è sufficiente per la configurabilità del reato, a prescindere dalla sua effettiva utilizzazione o dalla presenza di persone potenzialmente offendibili. Il giudice di merito, nell'accertare la natura offensiva dell'oggetto, può disattendere il parere contrario del consulente tecnico di parte, purché tale valutazione sia adeguatamente motivata. La giustificazione addotta dall'imputato, come il mero trasporto dell'oggetto da un luogo all'altro, non è sufficiente a escludere la responsabilità penale, qualora il giudice ritenga non credibile la circostanza riferita.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. CAIAZZO Luigi Pietr - rel. Consigliere

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 744/2011 TRIBUNALE di AVELLINO, del 01/03/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 30/10/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUIGI PIETRO CAIAZZO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Gialanella Antonio, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

udito il difensore avv. (OMISSIS) di Avellino.

RILEVATO IN FATTO

Con sentenza…

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