Cassazione penale Sez. I sentenza n. 52072 del 15 dicembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:52072PEN

Massima

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Il giudizio di pericolosità sociale ai fini dell'applicazione di una misura di prevenzione personale può essere fondato sulla valutazione complessiva della condotta del soggetto, tenendo conto non solo delle precedenti condanne e dei carichi pendenti, ma anche di elementi fattuali relativi a recenti condotte illecite, allo stile di vita negativo e ai rapporti con soggetti pregiudicati, a prescindere dall'esito di eventuali pregressi procedimenti penali conclusisi con assoluzione. Tale valutazione, espressione di un tipico giudizio di fatto, è insuscettibile di censura in sede di legittimità, se adeguatamente motivata, salvo i casi di inesistenza o mera apparenza della motivazione stessa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. NOVIK ((omissis)) - Consigliere

Dott. DI TOMASSI Maria S. - Consigliere

Dott. BONITO Francesco - Consigliere

Dott. SANDRINI Enrico - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso il decreto n. 20/2013 CORTE APPELLO di L'AQUILA, del 15/11/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ENRICO GIUSEPPE SANDRINI;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. GAETA Piero che ha chiesto che il ricorso sia dichiarato inammissibile.

RITENUTO IN FATTO

1. La Corte d'Appello di L'Aquila, con decreto emesso il 15.11.2013, ha confermato il decreto in data 29.07.2013 con cui il Tribunale in…

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