Cassazione penale Sez. I sentenza n. 18380 del 7 maggio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:18380PEN

Massima

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Il vizio totale di mente, accertato attraverso una perizia psichiatrica, esclude la responsabilità penale dell'imputato per il reato di omicidio volontario, anche qualora dalle risultanze processuali emerga la sussistenza dell'elemento soggettivo del dolo. Infatti, in presenza di una grave forma di schizofrenia disorganizzata che comporta l'incapacità di stare in giudizio, il giudice è tenuto a pronunciare la sentenza di non doversi procedere per vizio totale di mente, indipendentemente dall'accertamento del dolo, in quanto la capacità di intendere e di volere dell'imputato risulta totalmente esclusa sul piano medico-legale. Ciò in applicazione del principio secondo cui la non imputabilità per infermità mentale, debitamente accertata, preclude l'affermazione della responsabilità penale, a prescindere dalla sussistenza dell'elemento soggettivo del reato. Pertanto, anche qualora l'azione violenta posta in essere dall'imputato, come nel caso di specie lo strangolamento della vittima, sia idonea ad integrare gli estremi del dolo, la pronuncia di non doversi procedere per vizio totale di mente si impone in ragione dell'incapacità di intendere e di volere dell'agente, accertata in sede peritale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. CORRADINI Grazia - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. S. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) SE. AL. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 04/07/2007 CORTE ASSISE APPELLO di FIRENZE;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. BONITO FRANCESCO MARIA SILVIO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Bua Francesco, che ha concluso per il rigetto del ricorso, in subordine, per la inammissibilita';

Udito il difensore Avv. …

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