Cassazione penale Sez. I sentenza n. 17148 del 26 aprile 2016

ECLI:IT:CASS:2016:17148PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La confisca di beni quale misura di prevenzione patrimoniale può essere applicata retroattivamente, purché vi sia corrispondenza tra la pericolosità sociale del soggetto e il momento di acquisto del bene. Anche in assenza di una presunzione di intestazione fittizia, il giudice può dichiarare la nullità di atti di disposizione di beni quando accerta, sulla base di elementi probatori logici ed adeguati, che tali beni sono stati fittiziamente intestati a terzi per sottrarli a misure di prevenzione, in quanto costituiscono verosimile provento di attività illecite. La confisca non ha natura sanzionatoria, ma è finalizzata a privare il soggetto pericoloso dei beni di cui dispone, anche se formalmente intestati a terzi, quando vi siano elementi che ne giustifichino l'origine illecita. Il giudice può quindi prescindere dall'applicazione di presunzioni di legge e valutare liberamente la prova della fittizia intestazione, sulla base di indizi gravi, precisi e concordanti, quali il prezzo irrisorio dell'acquisto, la mancanza di disponibilità economica dell'intestatario, il mancato pagamento del corrispettivo e la permanenza del reale possesso e utilizzo del bene da parte del soggetto ritenuto pericoloso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Presidente

Dott. SANDRINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. SARACENO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - rel. Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso il decreto n. 34/2015 CORTE APPELLO di ROMA, del 14/05/2015;
sentita la r azione fatta dal Consigliere Dott. GIACOMO ROCCHI;
lette le conclusioni del PG Dott. IZZO Gioacchino, che chiede la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il decreto indicato in epigrafe, la Corte di appello di Roma confermava quello con cui il Tribunale di Roma aveva disposto la misura di prevenzione p…

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