Cassazione penale Sez. V sentenza n. 11933 del 10 aprile 2020

ECLI:IT:CASS:2020:11933PEN

Massima

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Il diritto di cronaca, pur costituendo un legittimo esercizio della libertà di manifestazione del pensiero, trova un limite nel rispetto della reputazione altrui e della continenza espressiva. Pertanto, la diffamazione commessa attraverso la pubblicazione di un articolo giornalistico è punibile qualora le espressioni utilizzate travalichino il limite della continenza, risultando oltremodo offensive, anche in assenza di certezza circa l'esistenza di eventuali concause del fatto dannoso oggetto della narrazione, purché il giornalista non abbia agito con l'esclusiva finalità di informare il pubblico su questioni di interesse generale, ma abbia inteso ledere ingiustamente la reputazione altrui. Ciò impone al giudice di esaminare compiutamente i motivi di appello volti a dimostrare la verità sostanziale dei fatti narrati e la continenza delle espressioni utilizzate, senza limitarsi a considerazioni meramente assertive, al fine di valutare correttamente la sussistenza degli estremi della scriminante del diritto di cronaca, anche quando il reato risulti prescritto, ai fini del riconoscimento del diritto al risarcimento del danno in favore della parte civile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - rel. Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 05/12/2018 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. PAOLA BORRELLI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. EPIDENDIO Tomaso, che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio al giudice civile competente per valore in grado di appello.
Udito il difensore di parte civile Avvocato (OMISSIS), che ha chiesto…

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