Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 19106 del 7 maggio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:19106PEN

Massima

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Il reato di falsa incolpazione, previsto dagli artt. 81 cpv. e 368 c.p., si estingue per prescrizione nel termine massimo di dieci anni, aumentato di due terzi in caso di recidiva reiterata, specifica e infraquinquennale. Tale termine prescrizionale decorre dalla data dell'ultima condotta calunniosa contestata all'imputato e non può essere interrotto o sospeso oltre il limite massimo di sessanta giorni per ciascun intervento della difesa nel procedimento. Pertanto, in assenza di elementi che escludano la responsabilità penale o configurino cause di non punibilità, il giudice è tenuto a dichiarare l'estinzione del reato per intervenuta prescrizione, anche qualora l'imputato non abbia potuto partecipare personalmente all'udienza per comprovati motivi di salute, senza che ciò possa essere interpretato come una rinuncia alla comparizione. La valutazione della buona fede dell'imputato, che abbia riferito alle autorità informazioni raccolte da confidenze di altri detenuti, non esclude la configurabilità del reato di falsa incolpazione, ove emerga la pervicacia e il carattere dettagliato delle plurime dichiarazioni calunniose rese in diverse occasioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IPPOLITO Frances - Presidente

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. DE AMICIS G. - rel. Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedet - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 3036/2012 CORTE APPELLO di MILANO, del 04/06/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 26/03/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GAETANO DE AMICIS;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza emessa in data 4 giugno 2013 la Corte d'…

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