Cassazione penale Sez. III sentenza n. 28398 del 16 luglio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:28398PEN

Massima

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La detenzione di sostanza stupefacente, anche in modica quantità, integra il reato di spaccio di cui all'art. 73 del D.P.R. 309/1990, qualora siano presenti ulteriori elementi probatori, come il rinvenimento di strumenti atti al confezionamento in dosi e di sostanze da taglio, che dimostrino la destinazione della droga allo spaccio, escludendo l'ipotesi di detenzione per uso personale di cui all'art. 75 dello stesso decreto. La valutazione di tali elementi di prova rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, la cui motivazione logica e corretta non può essere sindacata in sede di legittimità, se non per manifesta illogicità o contraddittorietà. Pertanto, la condanna per il reato di spaccio è legittima anche in assenza di prova diretta dello spaccio, purché siano presenti indizi gravi, precisi e concordanti che escludano la destinazione ad uso personale della sostanza stupefacente detenuta. Il giudice di merito, inoltre, nel determinare la pena, può legittimamente negare le circostanze attenuanti generiche e il beneficio della sospensione condizionale della pena, qualora ritenga che le stesse non siano giustificate dalle concrete modalità di realizzazione del reato e dalla personalità del reo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio Felice - Presidente

Dott. TERESI Alfredo - Consigliere

Dott. FRANCO Amedeo - Consigliere

Dott. MARINI Luigi - Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1531/2009 CORTE APPELLO di ROMA, del 11/10/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 07/06/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SANTI GAZZARA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Policastro Aldo che ha concluso per il rigetto.

RITENUTO IN FATTO

Il Tribunale di Latina, con sentenza del 19/6/2008; resa a seguito …

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