Cassazione penale Sez. I sentenza n. 20337 del 15 maggio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:20337PEN

Massima

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Il concorso esterno in associazione mafiosa si configura quando un soggetto, pur non facendo parte organicamente del sodalizio criminale, contribuisce in modo consapevole e volontario al rafforzamento e all'affermazione del potere del gruppo mafioso, attraverso condotte di agevolazione e sostegno, anche economico, alle attività illecite del clan. Tale contributo, seppur esterno all'organizzazione, deve essere apprezzabile e concreto, tale da incidere effettivamente sulla capacità operativa e sulla forza intimidatrice del sodalizio. La prova del concorso esterno può essere desunta da una pluralità di elementi indiziari, quali le dichiarazioni di collaboratori di giustizia, le risultanze delle intercettazioni telefoniche e telematiche, i collegamenti parentali o di affari con esponenti di spicco dell'associazione mafiosa, nonché la consapevolezza del soggetto di agire in favore del clan e di trarne vantaggi economici. Inoltre, la condotta del concorrente esterno può integrare anche il reato di associazione per delinquere aggravata ai sensi della Legge n. 203 del 1991, articolo 7, quando sia dimostrata la finalità di agevolare l'attività del sodalizio mafioso. In tali casi, le esigenze cautelari sono ravvisabili in ragione dell'elevata pericolosità sociale del soggetto, desumibile dalla sua stretta connessione con l'organizzazione criminale e dalla sua propensione a delinquere, anche in assenza di precedenti penali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. NOVIK ((omissis)) - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. - Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 3459/2013 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 09/05/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ROCCHI GIACOMO;

sentite le conclusioni del PG. Dott. GIALANELLA Antonio, che ha chiesto il rigetto del ricorso;

Udito il difensore Avv. (OMISSIS).

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 9/5/2013, il Tribunale di Napoli respingeva la richiesta di riesame proposta da (OMISSIS) avverso le…

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