Cassazione penale Sez. I sentenza n. 23330 del 11 maggio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:23330PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice, nel valutare la sussistenza della recidiva specifica prevista dall'art. 99, comma 5, c.p. per la commissione di reati di cui all'art. 407, comma 2, lett. a), c.p.p., deve effettuare un'approfondita analisi della personalità e della pericolosità sociale del reo, senza limitarsi ad un automatismo sanzionatorio basato sul mero dato formale del titolo del reato. L'aumento di pena per la recidiva reiterata è legittimo se adeguatamente motivato in relazione alla gravità della condotta, alla negativa personalità dell'imputato e alla sua concreta pericolosità sociale, anche se disposto in data anteriore alla sentenza della Corte costituzionale n. 185 del 2015 che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale del carattere obbligatorio di tale aumento. La discrezionalità del legislatore nella determinazione delle sanzioni penali è sindacabile solo in caso di manifesta irragionevolezza o arbitrarietà, non ravvisabile nella disciplina dell'art. 99, commi 4 e 5, c.p., che non determina sperequazioni sanzionatorie tra fattispecie omogenee prive di ragionevole giustificazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. SARACENO Rosa Anna - Consigliere

Dott. MANCUSO Luigi Fabrizio - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1) (OMISSIS), nato il (OMISSIS);
Avverso l'ordinanza n. 944/2015 emessa il 15/03/2016 dalla Corte di appello di Milano;
Sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Alessandro Centonze;
Lette le conclusioni del Procuratore generale, in persona del Dott. Sante Spinaci, che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RILEVATO IN FATTO
1. Con l'ordinanza in epigrafe la Corte di appello di Milano, quale giudice dell'esecuzione, rigettava la richiesta avanzata da (OMISSIS)…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.