Cassazione penale Sez. III sentenza n. 31227 del 16 luglio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:31227PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale presupposto per l'applicazione di una misura cautelare personale, deve essere concreto, attuale e fondato su elementi reali, desumibili dalla personalità dell'indagato, dalle modalità del fatto e dalle sue concrete condizioni di vita. Non è necessaria la previsione di una specifica occasione per delinquere, essendo sufficiente la concreta prevedibilità di una futura occasione per la commissione di reati analoghi. Nell'applicazione e nella graduazione della misura cautelare, il giudice deve adeguatamente motivare in ordine all'idoneità della stessa a soddisfare le esigenze cautelari, anche in relazione a eventuali istanze di sostituzione con misure meno afflittive, tenendo conto del ruolo rivestito dall'indagato nella vicenda e della sua personalità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAMACCI Luca - Presidente

Dott. SOCCI Angelo M. - Consigliere

Dott. CERRONI Claud - rel. Consigliere

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 05/02/2019 del Tribunale di Brescia;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott. Claudio Cerroni;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. Cuomo Luigi, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 5 febbraio 2019 il Tribunale di Brescia, quale Giudice del riesame delle misure caut…

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