Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 1098 del 2012

ECLI:IT:TARPA:2012:1098SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il provvedimento di diniego della concessione edilizia in sanatoria, adottato dal Comune a seguito di opere abusive realizzate dal privato, legittima l'emanazione dell'ordinanza di demolizione da parte dell'amministrazione comunale, in quanto atto dovuto e consequenziale al precedente rigetto della domanda di sanatoria. Il ritardo nell'adozione dell'ordinanza di demolizione non inficia la legittimità del provvedimento, qualora tale ritardo sia dipeso dalla pendenza della procedura di sanatoria avviata dal privato. Pertanto, in presenza di opere abusive per le quali sia stato negato il condono edilizio, il Comune è tenuto a disporre la demolizione, senza che possano essere eccepiti vizi di eccesso di potere o carenza dei presupposti, atteso che l'ordinanza di demolizione si configura come atto dovuto e consequenziale al precedente diniego della sanatoria. La massima si fonda sul principio di diritto secondo cui, in materia edilizia, il provvedimento di diniego della concessione in sanatoria legittima l'adozione dell'ordinanza di demolizione delle opere abusive, in quanto atto vincolato per l'amministrazione comunale, senza che possano essere dedotti vizi di eccesso di potere o carenza dei presupposti, essendo il Comune tenuto a disporre la demolizione a seguito del rigetto della domanda di condono. Tale principio si applica anche nel caso in cui l'ordinanza di demolizione sia stata adottata con un certo ritardo rispetto al diniego della sanatoria, purché tale ritardo sia dipeso dalla pendenza del procedimento di condono avviato dal privato. La massima valorizza l'esigenza di tutela dell'interesse pubblico al ripristino della legalità urbanistica, che prevale sulle posizioni soggettive del privato, il quale non può far valere pretese di sanatoria delle opere abusive una volta che la sua domanda di condono sia stata respinta in via definitiva.

Sentenza completa

N. 00013/1996
REG.RIC.

N. 01098/2012 REG.PROV.COLL.

N. 00013/1996 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 13 del 1996, proposto da Renda Vita, rappresentata e difesa dall'avv. Lorenzo Carini, con domicilio eletto presso l’avv. Sergio Vullo in Palermo, piazza G. Amendola n. 43;

contro

- il Comune di Petrosino, in persona del Sindaco pro-tempore, non costituito in giudizio,

per l'annullamento

dell’ordinanza n. 193 del 9 ottobre 1995, con la quale il Comune di Petrosino ha ingiunto la demolizione di opere abusive.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Vista la memoria difensive della ricorrente;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza pubb…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.