Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 11708 del 2020

ECLI:IT:TARLAZ:2020:11708SENB

Massima

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Il titolare di un'autorizzazione amministrativa per l'esercizio dell'attività di somministrazione di alimenti e bevande, che abbia sospeso l'attività per un periodo superiore a dodici mesi, può ottenere una proroga della sospensione in caso di comprovata necessità e su motivata istanza, nel rispetto del principio di proporzionalità. Tale proroga, ai sensi della normativa applicabile, non può superare i centottanta giorni e costituisce l'ultima possibilità di sospensione concedibile prima della decadenza dell'autorizzazione. L'amministrazione competente, nel valutare la richiesta di proroga, deve considerare le concrete circostanze addotte dal titolare dell'attività, verificandone la riconducibilità all'ipotesi di "comprovata necessità" prevista dalla legge, e motivare adeguatamente il provvedimento di accoglimento o di diniego, nel rispetto del principio del contraddittorio procedimentale. Il mancato rispetto di tali presupposti e garanzie procedimentali determina l'illegittimità del provvedimento di diniego della proroga e, di conseguenza, l'invalidità derivata degli atti successivi che abbiano dichiarato la decadenza dell'autorizzazione o respinto la richiesta di trasferimento di sede dell'attività.

Sentenza completa

Pubblicato il 11/11/2020

N. 11708/2020 REG.PROV.COLL.

N. 06784/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 6784 del 2020, integrato da motivi aggiunti, proposto da
FRATELLI PIEDIMONTE A R.L., in persona del legale rappresentante p.t., con domicilio presso l’indirizzo di posta elettronica certificata, come risultante dai registri di giustizia, dell’avv. Simone Petrucci che la rappresenta e difende nel presente giudizio

contro

ROMA CAPITALE, in persona del Sindaco p.t., elettivamente domiciliata in Roma, via del Tempio di Giove n. 21 presso la sede dell’avvocatura comunale e rappresentata e difesa nel presente giudizio dall’avv. Michele Memeo

per l'annullamento

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