Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 16736 del 29 aprile 2011

ECLI:IT:CASS:2011:16736PEN

Massima

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Il concorso nel reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio sussiste non solo quando il contributo abbia efficacia causale diretta, ma anche quando assuma la forma di contributo agevolatore, ovvero quando il reato, pur potendo essere commesso anche senza tale condotta, risulti agevolato e facilitato dalla stessa. Pertanto, il mero tollerare l'attività illecita altrui non è sufficiente a configurare il concorso, essendo necessario un contributo partecipativo positivo, morale o materiale, all'altrui condotta criminosa, tale da assicurare al concorrente una collaborazione sulla quale questi possa contare. La concessione dell'attenuante di cui all'art. 73, comma 5, del D.P.R. n. 309/1990 è esclusa quando la condotta incriminata non presenta i requisiti di minima offensività, ma risulta invece caratterizzata da una fiorente attività di spaccio "a conduzione familiare", desumibile dalla quantità e qualità della droga sequestrata, dalla notevole somma di denaro nella disponibilità degli imputati e dal rinvenimento di un bilancino di precisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUSCO ((omissis)) - Presidente

Dott. FOTI Giacomo - Consigliere

Dott. IZZO Fausto - Consigliere

Dott. MASSAFRA Umberto - Consigliere

Dott. MARINELLI Felicetta - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) AR. PA. , N. IL (OMESSO);

2) ME. VE. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 819/2009 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 30/06/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 06/04/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FELICETTA MARINELLI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GALATI Giovanni, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso di Ar. Pa. , il rigetto del ricorso di Me. Ve. .

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