Consiglio di Stato sentenza n. 7881 del 2023

ECLI:IT:CDS:2023:7881SENT

Massima

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Il Consiglio di Stato, nell'esercizio della propria funzione giurisdizionale, afferma che le determinazioni assunte in materia di pianificazione urbanistica del territorio comunale si connotano per l'ampia discrezionalità di cui godono gli enti (Regione; Comuni) che intervengono nel procedimento complesso finalizzato all'approvazione e ai successivi aggiornamenti degli atti di pianificazione urbanistica comunale, cui corrisponde un sindacato giurisdizionale di carattere estrinseco e limitato al riscontro di palesi elementi di illogicità e irrazionalità apprezzabili ictu oculi, essendo estraneo all'ambito del sindacato giurisdizionale l'apprezzamento della condivisibilità delle scelte, profilo appartenente alla sfera del merito. In considerazione della loro qualificazione come atti amministrativi di carattere generale e della ampia discrezionalità che li caratterizza, gli atti di pianificazione urbanistica non richiedono una specifica e congrua motivazione in ordine alle scelte pianificatorie. Inoltre, il Consiglio di Stato precisa che le valutazioni relative alla compatibilità dei vincoli ambientali con le previsioni edificatorie sono rimesse alla ampia discrezionalità degli enti preposti all'esercizio dei poteri pianificatori, sindacabile solo in caso di manifesta illogicità e irragionevolezza, e che la strumentazione urbanistica comunale deve necessariamente conformarsi alle previsioni del piano territoriale paesaggistico regionale, di recente approvazione, il quale individua la disciplina paesaggistica attualmente vigente. Infine, il Consiglio di Stato ritiene che il fatto che la procedura di variante urbanistica, avviata su impulso della società appellante, sia in situazione di stallo non sia elemento idoneo a dare concretezza alle generiche censure dedotte dalla parte appellante, prevedendo l'ordinamento giuridico efficaci e specifici strumenti di tutela giurisdizionale per indurre l'amministrazione inadempiente ad esercitare le potestà di natura pubblicistica.

Sentenza completa

Pubblicato il 21/08/2023

N. 07881/2023REG.PROV.COLL.

N. 07871/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7871 del 2016, proposto da
Terme Etrusche di Musignano s.p.a., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati Maria Enrica Cavalli, Giuseppe Lavitola, con domicilio eletto presso lo studio dei difensori in Roma, via Costabella n. 23;

contro

Regione Lazio, in persona del Presidente
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato Teresa Chieppa, domiciliata presso la sede dell’Avvocatura regionale in Roma, via Marcantonio Colonna n. 27;
Comune di Canino, non costituito in giudizio;

per la riforma

della sentenza del Tribunale amminist…

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