Cassazione penale Sez. V sentenza n. 27698 del 11 luglio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:27698PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il dolo eventuale integra l'elemento psicologico del delitto di lesioni volontarie quando l'agente, pur non avendo direttamente voluto l'evento lesivo, si sia chiaramente rappresentato la significativa possibilità del suo verificarsi e ciò nonostante, dopo aver considerato il fine perseguito e l'eventuale prezzo da pagare, si sia determinato ad agire comunque, aderendo all'evento lesivo per il caso in cui si fosse concretizzato. Ciò può desumersi dalla particolare violenza della condotta posta in essere, tale da rendere prevedibile il verificarsi di conseguenze lesive, anche in assenza di una specifica volontà di cagionare l'evento. Pertanto, il dolo eventuale ricorre quando l'agente, pur non avendo direttamente voluto l'evento lesivo, abbia accettato il rischio della sua verificazione, in considerazione della forza e della modalità con cui ha agito. La circostanza attenuante della riparazione del danno di cui all'art. 62 n. 6 c.p. presuppone invece l'integrale risarcimento del danno prima dell'apertura del dibattimento, non essendo sufficiente il mero accordo per il pagamento rateale, in quanto la concessione di tale diminuente postula non solo la volontà riparatoria dell'imputato, ma anche il fatto oggettivo dell'integrale riparazione del danno, senza che possa assumere rilevanza la possibile disparità di trattamento tra aspiranti beneficiari in ragione delle loro diverse condizioni economiche.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta da:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. MASINI Tiziano - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Relatore

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

Dott. MAURO Anna - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Di.La. nato L il (omissis);
avverso la sentenza del 27/11/2023 della CORTE APPELLO di L'AQUILA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere RENATA SESSA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore PASQUALE SERRAO D'AQUINO;
udito il difensore.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 27.10.2023, la Corte di Appello di L'Aquila ha confermato la pronuncia emessa in primo grado nei confronti di Di.La., che lo aveva dichiarato colpevole del reato di lesioni personali di cui al capo B) dell…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.