Il risarcimento del danno per l'occupazione senza titolo di un'area privata finalizzata alla realizzazione di un'opera pubblica deve essere determinato sulla base del valore di mercato attuale dell'area, tenendo conto della sua esatta destinazione urbanistica, senza considerare il deprezzamento conseguente alla realizzazione dell'opera. Qualora l'occupazione sia avvenuta senza il successivo esproprio, il risarcimento deve comprendere anche una somma a titolo di indennità per la mancata utilizzazione dell'immobile nel periodo di illegittimo spossessamento, determinata equitativamente nella misura del 5% annuo del valore di mercato. Inoltre, per l'imposizione di una servitù sull'area, il risarcimento deve essere pari al 10% del valore venale del fondo. Tali criteri di determinazione del risarcimento devono essere applicati nel rispetto del giudicato, con la nomina di un commissario ad acta che provveda alla corretta valutazione delle aree interessate, nel contraddittorio tra le parti.