Cassazione penale Sez. V sentenza n. 26533 del 19 giugno 2014

ECLI:IT:CASS:2014:26533PEN

Massima

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Il direttore responsabile di un giornale può essere ritenuto penalmente responsabile per omesso controllo sul contenuto di articoli ritenuti diffamatori, pubblicati sotto la sua direzione, solo qualora gli articolisti abbiano commesso il reato di diffamazione. Perché possa escludersi la responsabilità del direttore per omesso controllo, è necessario che gli articoli non integrino gli estremi del reato di diffamazione, in quanto privi di un nucleo di verità oggettiva e di continenza nell'espressione del giudizio critico. Il diritto di critica, infatti, pur comportando un minor rigore nel rispetto della verità rispetto al diritto di cronaca, richiede comunque che la pubblicazione abbia un fondamento veritiero e non si risolva in un gratuito attacco alla reputazione altrui. Pertanto, la mera confezione di un fatto inesistente, in forma scandalisticamente denigratoria, non può ritenersi legittimamente esercizio del diritto di critica, con la conseguenza che il direttore responsabile può essere chiamato a rispondere per omesso controllo sul contenuto degli articoli diffamatori. Inoltre, l'accertamento della manifesta lesività degli articoli, tale da non poter sfuggire all'attenzione del direttore, esclude l'assenza dell'elemento soggettivo del reato a suo carico, non potendosi invocare l'impossibilità di rendersi conto della natura diffamatoria dei contenuti pubblicati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo A. - rel. Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza della Corte d'Appello di Cagliari del 27/06/2012;

visti gli atti, la sentenza impugnata ed il ricorso;

udita la relazione del consigliere Dott. Paolo Antonio BRUNO;

sentito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. D'ANGELO Giovanni, che ha chiesto l'annullamento della sentenza impugnata per intervenuta prescrizione del reato;

sentito, inoltre, l'avv. (OMISSIS), c…

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