Consiglio di Stato sentenza n. 2389 del 2015

ECLI:IT:CDS:2015:2389SENT

Massima

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La revoca dell'aggiudicazione di un appalto pubblico e la conseguente esclusione dell'impresa aggiudicataria da future procedure di affidamento possono essere legittimamente disposte dalla stazione appaltante sulla base di una valutazione discrezionale circa la sussistenza di gravi negligenze o inadempimenti dell'appaltatore nell'esecuzione di un precedente contratto, senza che sia necessario l'accertamento definitivo di tali comportamenti in sede giurisdizionale. La valutazione della stazione appaltante circa il venir meno del carattere fiduciario del rapporto contrattuale, a seguito di gravi irregolarità nella gestione del personale dipendente da parte dell'appaltatore, è sindacabile dal giudice amministrativo solo in caso di manifesta irragionevolezza o di evidente sviamento di potere, non ricorrendo i quali il provvedimento di revoca e di esclusione deve ritenersi legittimo. L'appaltatore non può utilmente dedurre in giudizio elementi probatori non previamente introdotti nel procedimento amministrativo, in ossequio ai principi di leale collaborazione e di parità delle parti. Parimenti, la perizia di parte, pur se volta a dimostrare l'adeguatezza dell'organizzazione aziendale, non può prevalere sulle risultanze istruttorie acquisite dalla stazione appaltante, che hanno evidenziato una macroscopica insufficienza del monte-ore lavorato dal personale rispetto a quello necessario per l'esecuzione del servizio. La declaratoria di legittimità dei provvedimenti di revoca e di esclusione esclude la sussistenza di un danno ingiusto risarcibile, venendo meno il presupposto dell'illiceità del fatto dannoso.

Sentenza completa

N. 09669/2014
REG.RIC.

N. 02389/2015REG.PROV.COLL.

N. 09669/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9669 del 2014, proposto da:
POSTE ITALIANE S.p.A.,
in persona del legale rappresentante p.t.,
rappresentata e difesa dagli avv.ti ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)) ed elettivamente domiciliata presso lo studio dei primi due, in Roma, via XX Settembre, 5,

contro

soc. coop. RECAPITO IN LOCO a r.l.,
in persona del legale rappresentante p.t.,
costituitasi in giudizio, rappresentata e difesa dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)) ed elettivamente domiciliata presso lo studio Titomanlio, in Roma, via Terenzio, 7

nei confronti di

Autorità Nazionale Anticorruzione ( ANAC – già Autorità per la …

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