Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 8381 del 2 marzo 2020

ECLI:IT:CASS:2020:8381PEN

Massima

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Il reato di maltrattamenti in famiglia di cui all'art. 572 c.p. si configura quando l'agente, con condotte reiterate e abitualmente poste in essere, sottopone la persona offesa a un clima di violenza, offese e minacce, tale da cagionarle un perdurante stato di soggezione psicologica e di sofferenza, anche se non necessariamente di completo annientamento della sua volontà. A tal fine, non rileva che la vittima abbia talvolta accettato di riaccogliere il maltrattante nel domicilio familiare, né che le condotte siano state determinate da particolari situazioni contingenti, come la consapevolezza del tradimento coniugale, atteso che l'elemento soggettivo del reato consiste nella coscienza e volontà di sottoporre la persona offesa a tale abituale condizione di disagio e sofferenza. Inoltre, ai fini dell'individuazione della disciplina sanzionatoria applicabile, occorre fare riferimento alla data dell'ultima condotta di maltrattamento, in quanto il reato in questione, configurando un'ipotesi di reato abituale, si consuma nel momento in cui le condotte poste in essere divengono complessivamente riconoscibili e qualificabili come tali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA B. - rel. Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1) Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Catania;
nei confronti di (OMISSIS);
2) (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
nel procedimento a carico di quest'ultimo;
avverso la sentenza del 30/04/2019 della Corte di Appello di Catania;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Componente Dr. ((omissis))' Raddusa;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha conclu…

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