Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 8984 del 5 marzo 2010

ECLI:IT:CASS:2010:8984PEN

Massima

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Il delitto di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di stupefacenti, di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990, richiede la prova di un accordo tra almeno tre persone, con ripartizione di compiti e predisposizione di una struttura organizzativa, anche rudimentale, volta alla realizzazione di un programma indeterminato di reati in materia di droga. La partecipazione dell'imputato a tale associazione deve essere dimostrata non solo attraverso il suo coinvolgimento in specifici episodi delittuosi, ma anche dalla sua coscienza e volontà di prendere parte, in modo stabile, alla realizzazione di tale più ampio disegno criminoso, al di là del suo eventuale coinvolgimento in singoli reati-fine. La motivazione della sentenza di condanna per il reato associativo deve pertanto indicare in modo puntuale gli elementi concreti che comprovano l'effettiva sussistenza degli elementi costitutivi del reato, confutando specificamente le deduzioni difensive, senza limitarsi a mere affermazioni generiche e apodittiche. In mancanza di una siffatta motivazione, la sentenza è affetta da vizio di mancanza di motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. COLLA Giorgio - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. FAZIO Anna Maria - Consigliere

Dott. MATERA Lina - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) RA. PA. N. IL (OMESSO);

2) FA. LI. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 574/2001 CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA, del 08/05/2007;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 20/01/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MATERA Lina;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. SALVI Giovanni, che ha concluso per il rigetto di entrambi i ricorsi;

sentito per il Fa. l'avv. Perrotta Gino, che ha chiesto l'acco…

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