Il possesso dei requisiti di idoneità morale, quali la buona condotta, costituisce un presupposto indefettibile per l'esercizio dell'attività di autoscuola. L'accertamento di gravi episodi di esercizio abusivo dell'attività, anche in sedi diverse da quella autorizzata, è idoneo a dimostrare il difetto di tali requisiti e a giustificare, nel rispetto del principio di proporzionalità, la revoca dell'autorizzazione all'esercizio dell'attività di autoscuola. L'inosservanza degli obblighi e delle condizioni stabiliti per l'esercizio dell'attività autorizzata, anche se non direttamente connessa alla sede principale, è sintomatica di una grave infedeltà alle prescrizioni normative che legittima l'adozione del provvedimento di revoca, senza che assuma rilievo la successiva sospensione dell'efficacia di una precedente pronuncia giurisdizionale che aveva accertato tali condotte abusive, in applicazione del principio tempus regit actum che informa lo svolgimento dell'attività amministrativa.