Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esercizio dei propri poteri di sindacato giurisdizionale, ha affermato la legittimità dei provvedimenti adottati dal Commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario della Regione Molise, che hanno ridefinito i limiti massimi di finanziamento per l'acquisto di prestazioni sanitarie dagli operatori privati accreditati, anche con riferimento alle prestazioni erogate in favore di pazienti provenienti da altre Regioni. In particolare, il Tribunale ha ritenuto che: 1) La determinazione retroattiva dei tetti di spesa, anche in corso d'anno, non vale di per sé a inficiare la legittimità dell'assegnazione del limite di spesa, atteso che è fisiologica la fissazione dei tetti regionali di spesa anche in una fase avanzata dell'anno, in ragione della necessità di conoscere il dato finanziario di riferimento, che risulta definito in modo concreto solo in corso d'anno. 2) L'imposizione di un limite invalicabile anche per le prestazioni sanitarie extraregionali è legittima, in quanto tale previsione si impone alla luce dell'esigenza generale di programmazione della spesa sanitaria e di tutela dell'intero sistema di finanziamento della spesa stessa, non potendo avere riguardo esclusivo agli effetti diretti e immediati prodotti sul bilancio della singola Regione. 3) Il criterio del "costo storico" non è vincolante per l'Amministrazione nella fissazione dei tetti di spesa, in quanto essa può legittimamente rideterminare la quantità e la qualità delle prestazioni sanitarie acquistate dai privati accreditati rispetto ai precedenti accordi, al fine di perseguire l'obiettivo di contenimento della spesa pubblica, anche nell'ambito dell'attuazione di un piano di rientro dal disavanzo. 4) L'Amministrazione, nell'esercizio dei propri poteri di programmazione e di spesa nel settore sanitario, non è tenuta a garantire il mantenimento dei livelli di spesa pregressi, dovendo invece contemperare le esigenze di tutela del diritto alla salute con quelle di equilibrio finanziario del sistema sanitario regionale.