La confisca di un bene immobile nell'ambito di un procedimento di prevenzione antimafia estingue di diritto gli oneri reali gravanti su di esso, ma il titolare del diritto di credito garantito da ipoteca o da pignoramento trascritto prima della confisca può presentare domanda di ammissione del credito al giudice dell'esecuzione entro il termine di decadenza di centottanta giorni dal passaggio in giudicato del provvedimento di confisca, al fine di ottenere il soddisfacimento delle proprie ragioni creditorie secondo le modalità stabilite dalla legge, anche qualora il procedimento di prevenzione non sia soggetto alla disciplina del Decreto Legislativo n. 159 del 2011, in quanto la Legge n. 228 del 2012 reca una specifica regolamentazione dei diritti di credito dei terzi su beni confiscati in forza della legislazione antimafia, bilanciando l'interesse dello Stato all'acquisizione dei beni sottratti alle organizzazioni criminali con la tutela delle pretese creditorie di buona fede costituite anteriormente alla confisca.