Cassazione penale Sez. II sentenza n. 12324 del 31 marzo 2021

ECLI:IT:CASS:2021:12324PEN

Massima

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Il possesso di documenti falsi, quali patente di guida e contrassegno assicurativo, integra il reato di ricettazione solo ove non emerga il concorso del possessore nella falsificazione dei medesimi documenti, essendo in tal caso configurabile una diversa fattispecie di reato presupposto, come la contraffazione di atti pubblici. Pertanto, qualora dagli elementi acquisiti risulti il contributo, anche solo quale mandante, del possessore dei documenti falsi alla loro falsificazione, non può configurarsi il reato di ricettazione, ma deve procedersi alla verifica della sussistenza di una forma di concorso nel reato presupposto, fermo restando che il reato di contraffazione di patente di guida è soggetto a prescrizione nel termine di sette anni e sei mesi, mentre la falsificazione del contrassegno assicurativo non costituisce più reato. In tali ipotesi, il giudice è tenuto a procedere alla riqualificazione del fatto, ove ne ricorrano i presupposti, e all'eventuale declaratoria di prescrizione del reato presupposto, senza poter limitarsi ad affermare l'insussistenza di elementi probatori a carico del possessore dei documenti falsi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppin - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Piero - Consigliere

Dott. FILIPPINI S - rel. Consigliere

Dott. CIANFROCCA P. - Consigliere

Dott. COSCIONI Giusep - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 07/05/2019 della CORTE APPELLO di SALERNO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. STEFANO FILIPPINI;
viste le conclusioni del Sostituto Procuratore Dr. LUIGI CUOMO;
Ricorso trattato con contraddittorio scritto ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8.
RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO
1. La CORTE di APPELLO di SALERNO, con sentenza in data 7/5/20…

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