Cassazione penale Sez. II sentenza n. 11994 del 22 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:11994PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di associazione di tipo mafioso ex art. 416-bis c.p. può essere configurato anche in assenza di una struttura organizzativa formalmente definita, essendo sufficiente la capacità potenziale dell'organizzazione criminale di sprigionare, per il solo fatto della sua esistenza, una carica intimidatrice idonea a piegare ai propri fini la volontà di quanti vengano in contatto con gli affiliati. A tal fine, rilevano non solo la commissione dei reati-fine, ma anche un diffuso e pervicace atteggiamento di soverchieria e prepotenza, tale da soggiogare la popolazione del luogo e assoggettarla ai voleri della consorteria. Le dichiarazioni della persona offesa, in assenza di costituzione di parte civile, possono essere legittimamente poste a fondamento dell'affermazione di penale responsabilità, previa verifica della credibilità soggettiva del dichiarante e dell'attendibilità intrinseca del suo racconto, senza necessità di riscontri oggettivi. In presenza di gravi indizi di colpevolezza per i reati di cui agli artt. 270, 270-bis e 416-bis c.p., la custodia cautelare in carcere è la regola, salvo che non siano acquisiti elementi positivi dai quali risulti l'insussistenza di esigenze cautelari, onere probatorio che incombe sull'indagato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

Dott. D'ARRIGO Cosimo - rel. Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 678/2015 R.T.L.P. emessa in data 16 novembre 2015 dal Tribunale del riesame di Salerno.
Sentita la relazione svolta in pubblica udienza dal consigliere dott. Cosimo D'Arrigo;
udito il P.M., in persona del Sostituto Procuratore Generale dott. BALDI Fulvio, che ha concluso per il rigetto del ricorso.
R…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.