Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 37105 del 4 settembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:37105PEN

Massima

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La revoca della confisca di prevenzione può essere disposta quando emergano nuovi elementi di prova, anche se già presenti negli atti ma non valutati in precedenza, idonei a dimostrare l'insussistenza dei presupposti per l'applicazione della misura ablativa. Tali elementi nuovi devono avere una capacità di per sé di ribaltare la decisione originaria, senza dar luogo a una mera rivalutazione delle stesse prove già considerate. La valutazione di tali elementi nuovi rientra nel merito della decisione e non è sindacabile in sede di legittimità, salvo il caso di manifesta illogicità o irragionevolezza. Inoltre, la parte privata che impugna il provvedimento di confisca è soggetta alla sanzione pecuniaria prevista per il ricorso inammissibile, non potendo essere equiparata alla parte pubblica che esercita un potere sostitutivo del pubblico ministero.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluig - rel. Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. VIGNA ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
AGENZIA NAZIONALE PER I BENI CONFISCATI E SEQUESTRATI;
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 27/09/2018 della CORTE APPELLO di BARI;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. DI STEFANO PIERLUIGI;
letta la requisitoria del P.G. Dott. BIRITTERI LUIGI che ha chiesto l'accoglimento del ricorso proposto dalla Agenzia Nazionale per i beni confiscati e sequestrati e la dichiarazione di in…

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