Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: La sussistenza di un'associazione per delinquere finalizzata al contrabbando di tabacchi lavorati esteri non può essere desunta dalla mera esistenza di rapporti commerciali sporadici e circoscritti nel tempo tra gli indagati, in assenza di elementi che dimostrino l'esistenza di una stabile struttura organizzativa, di una cassa comune, della ripartizione dei ruoli e di un modus operandi precostituito. Ai fini della configurabilità del reato associativo, è necessario accertare la presenza di un vincolo associativo stabile e duraturo, caratterizzato da un programma criminoso condiviso e dalla effettiva partecipazione di ciascun associato al raggiungimento degli scopi illeciti, non essendo sufficiente la mera occasionalità dei contatti e delle condotte.